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ASASSN-15lh. Un nome evocativo per una maxi supernova

 Il 14 gennaio scorso i ricercatori della università di Pechino hanno annunciato la scoperta di una supernova di intensità inusitata, battezzata ASASSN-15lh. L'energia liberata è stata talmente elevata da avere soverchiato la luminosità della galassia che la ospita, tipicamente composta da un centinaio di miliardi di stelle.
credit: supernovae.net
Niente paura però. Il luogo del decesso (perché in fondo di questo si tratta, della scomparsa di una stella ... e di chi c'era nelle vicinanze) si trova a circa 3,8 miliardi di anni luce dalla Terra, in direzione delle costellazioni del Tucano e Indiano.
Sebbene non visibile ad occhio nudo (se si fosse trovato alla distanza di Sirio sarebbe apparso luminoso come il Sole), il lampo è stato catturato dal sistema automatizzato per la "caccia" alle supernova, noto come ASAS-SN (All Sky Automated Survey for SuperNovae).
ASAS-SN. Il progetto di collaborazione internazionale, con sede all'università dell'Ohio, nasce con l'obiettivo di monitorare l'intera volta celeste sfruttando due telescopi, siti alle Hawaii e in Cile. La sensibilità media è circa 25 mila volte superiore di quella dell'occhio umano. Nel solo 2015 sono state osservate 179 supernove, tutte di intensità "classica".
Confronto tra  la luminosità della galassia "ospite" prima e dopo l’esplosione di ASASSN-15lh. I sistemi di rilevazione usati sono diversi: a sinistra la Dark Energy Camera utile per visualizzare galassie lontane; a destra quella dell'osservatorio di Las Cumbres. La differenza di colore indica il suo essere passato ad una temperatura molto più elevata (Credit: The Dark Energy Survey, B. Shappee and the ASAS-SN team)

 In base ai calcoli effettuati la luce emessa è almeno 570 miliardi di volte quella solare e più che doppia della più potente (intesa come energia emessa nello spazio) supernova finora registrata. Una precisazione doverosa riguarda il termine "lampo" che deve essere temporalmente inteso su scala astronomica. Si stima infatti che il bagliore sarà visibile ancora per qualche anno (vedi grafico).

La comparazione tra intensità luminosa delle classiche supernove con la ASASSN-15lh in funzione della durata. Si noti che l'intensità di quest'ultima è superiore a quella della Via Lattea (Credits: the ASAS-SN team)
L'assonanza tra il nome ASASSN-15lh e gli spietati sicari orientali è quindi giustificata, dato l'effetto di una mega-supernova sui sistemi stellari adiacenti.
Nota. Esistono diverse teorie che correlano (almeno in parte) alcune delle passate estinzioni di massa avvenute sul nostro pianeta all'esplosione di una supernova ... troppo vicina. Eventi rari? Non proprio, tutto dipende dalla distanza e dalla quantità di energia emessa. Il 27 dicembre 2004, una "botta" di raggi gamma emessi da SGR 1806-20 attraversò il sistema solare con effetti anche sulla atmosfera terrestre. Il punto di emissione si trovava a 50 mila anni luce da noi.
Una supernova di tale potenza ha fatto sollevare quesiti teorici sulla sua genesi. Se infatti non ci sono particolari dubbi sui meccanismi che portano una stella (dati alcuni limiti legati alla massa) ad originare uno dei due tipi principali di supernova (tipo I e tipo II), per riuscire a spiegare come sia possibile generare quantità di energia pari a quella emessa da ASASSN-15lh è necessario pensare a qualcosa di diverso. Una delle teorie proposte è che la stella originaria appartenesse in realtà ad un raro tipo noto come magnetar, vale a dire una stella di neutroni (a sua volta un residuo di precedenti esplosioni) ruotante ad una tale velocità da generare un campo magnetico estremamente potente (maggiori info sul sito dell'Istituto Nazionale di Astrofisica --> INAF).
Ma per produrre un tale livello di energia la magnetar avrebbe dovuto avere caratteristiche così estreme da renderlo improbabile. Altra possibilità è che la stella esplosa fosse incredibilmente grande; stelle del genere sono rare e più comuni "nella notte dei tempi" (vale a dire a distanze superiori ai 10 miliardi di anni luce da noi) proprio perché di vita breve, in genere pochi milioni di anni contro i 10 miliardi di vita media di stelle di massa solare.

Rimaniamo quindi nel campo delle speculazioni teoriche in attesa di nuovi dati dallo spazio profondo.

Per una panoramica molto condensata sui diversi tipi supernova, riporto sotto l'infografica messa gentilmente a disposizione dal portale space.com
Chart of types of nova and supernova explosions.


Articolo precedente su temi correlati--> "Il mistero delle nane bianche contaminate"oppure clicca sul tag "astronomia" --> QUI.



Fonti
- ASASSN-15lh: A highly super-luminous supernova
Subo Dong et al, Science  15 Jan 2016: Vol. 351, Issue 6270, pp. 257-260 
- Most Powerful Supernova Ever Discovered Blasts Away Competition
- La supernova ancora più super
Marco Galliani su INAF (Istituto Nazionale di AstroFisica)
- Scoperta ASASSN-15lh: la più luminosa supernova della storia dell’umanità
Gianluca Masi, http://www.virtualtelescope.eu/


La lettura dell'articolo e la mia passione per la fotografia mi ha fatto nascere la curiosità di scoprire quali strumenti, diversi dai telescopi classici, vengano usati dai professionisti del settore per lo studio della volta stellata. Ho scoperto così due prodotti, sicuramente non alla portata di tutte le tasche, di ottima qualità: l'obbiettivo Nikon AF-S NIKKOR 400mm f/2.8G ED VR AF e la CCD camera ProLine 230 della FLI.



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