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Il becco rosso indica quali sono i maschi più resistenti alle insidie ambientali

Nel regno animale il colore rosso è un mezzo di comunicazione molto usato per attrarre potenziali partner riproduttivi.
Maschio di diamantino
(credit: Martin Pettitt)
Il maschi del passeriforme diamante mandarino (Taeniopygia guttata o diamantino nel linguaggio comune) non fanno eccezione con il loro caratteristico becco rosso, un requisito che le femmine della sua specie considerano una "dote minima" essenziale; più è rosso, maggiori saranno le possibilità del maschio di essere accettato.

Sui gusti non si discute ma in biologia le spiegazioni basate sui criteri del libero arbitrio o meramente estetici hanno poco senso.

La scelta del partner nasce da logiche funzionali che permettono alla femmina (notoriamente molto più selettiva del maschio) di scegliere il partner con il miglior stato di salute e patrimonio genetico. Una scelta che si focalizza su alcuni parametri fisiologici che il maschio di fatto mostra indirettamente con il suo aspetto o all'interno di comportamenti ritualizzati (sedimentati nel patrimonio genetico). Non potendo presentarsi con un certificato medico di "sana e robusta costituzione", il maschio mostrerà caratteristiche di "forza e idoneità" come la "ruota" del pavone o, nel caso del passero, il colore del becco.

Le ultime ricerche sul tema hanno evidenziato che il colorito di becco e piume è la diretta emanazione dell'attività di alcuni enzimi il cui ruolo principale è ben altro rispetto a quello cromatico; nel diamantino questi enzimi svolgono un ruolo chiave nel metabolismo e nella neutralizzazione delle tossine ambientali. Il fatto che essi siano anche coinvolti nella conversione cromatica di alcuni pigmenti è unicamente un "effetto collaterale", rivelatosi però utile (e quindi selezionato positivamente con una migliore fitness genetica) come indicatore di "in buona salute e con geni ottimi". Avere il becco rosso comunica al partner di avere la capacità di metabolizzare le tossine ambientali.
La dieta di questi passeri, ricca di semi ad alto contenuto di carotenoidi (pigmenti gialli), fornisce il substrato per la comparsa del colore rosso. Sebbene l'enzima (parte della famiglia del citocromo P450) sia presente in entrambi i sessi, è nei maschi che l'attività di conversione del carotenoide nel suo derivato rosso è maggiore; da qui il dimorfismo sessuale nel diamantino dove le femmine hanno il becco arancione mentre nei maschi è rosso (prima della maturità sessuale il becco è scuro).

Ma c'è un altro elemento di interesse.
Il pigmento rosso non si accumula solo nel becco e nelle piume ma anche nell'epitelio retinico e che aumenta la capacità di discriminazione dei colori.
Nota. Molti uccelli hanno una visione tetracromatica (4 tipi di coni contro i 3 dei nostri occhi) il che conferisce una aumentata discriminazione cromatica. Come scritto sopra, i coni negli uccelli si differenziano da quelli dei mammiferi per la presenza degli aggregati dei pigmenti rossi all'interno di goccioline lipidiche, posizionate anteriormente ai veri e propri fotorecettori sensibili alle diverse lunghezze d'onda della luce. Queste goccioline si comportano come dei veri e propri filtri ottici che modificano la gamma di lunghezze d'onda che passano. Il risultato sarà una minore sovrapposizione del segnale utile (quello capace di attivare ciascun tipo di fotorecettore) e quindi un aumento della specificità del segnale. In altre parole una aumentata gamma di colori distinguibili.
I 4 pigmenti presenti nella retina di
molti uccelli (L. Shyamal)
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Current Biology.

Fonte
- Red Carotenoid Coloration in the Zebra Finch Is Controlled by a Cytochrome P450 Gene Cluster.
Mundy NI et al, Curr Biol. (2016) 26(11):1435-40

- Genes discovered that enable birds to produce the colour red
University of Cambridge, news

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